PERCHE’ L’INTERVENTO DEL 1915 NELLA GRANDE GUERRA? L’ORA DELLE SCELTE In un Convegno Internazionale del Centro Giolitti a Cuneo e a Cavour (14-15 NOVEMBRE 2014)
Dopo le prime gigantesche battaglie, esose di vite e di risorse, la guerra divenne “di logoramento”. Incapaci di vittorie decisive, gli eserciti furono affossati in campi trincerati, dai quali milioni di uomini vennero lanciati in offensive mai risolutive.
Dall’ottobre 1914 alcuni membri del governo presieduto da Antonio Salandra si domandarono sino a quando l’Italia, la cui vita economica (consumi e produzione) dipendeva largamente da importazioni, soprattutto nei settori vitali (cereali, carbone, minerali ferrosi,…), avrebbe potuto rimanere neutrale. Sulle scelte pesarono non tanto i nuclei interventistici (nazionalisti, imperialisti,…) e riviste di modesta circolazione, quanto la posizione geografica e la vulnerabilità del sistema difensivo, che esponevano ad attacchi sia da parte dell’Intesa, sia da parte dell’Austria-Ungheria. Roma avviò trattative segretissime proprio con il fronte per lei più insidioso: l’Intesa. Con il Patto sottoscritto a Londra il 26 aprile 1915 s’impegnò a entrare in guerra contro gli Imperi Centrali. Il 3 maggio denunciò la vecchia Triplice con Vienna e Berlino e il 24 maggio scese in guerra contro l’Impero austro-ungarico.
La decisione fu imposta dalla durata della guerra: il cui prolungamento ebbe poi conseguenze devastanti in ogni ambito della vita pubblica e privata.
Il Centro Giolitti di Dronero e Cavour affronta la tematica in un convegno organizzato con la Provincia di Cuneo e l’Ufficio Storico SME, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo e l’adesione di vari istituti e centri di studio. Esso passa in rassegna il quadro istituzionale, la visione che dell’Italia ebbero due paesi “latini”, le ripercussioni dell’intervento su partiti, produzione letteraria e cinematografica e affronta un tema suggestivo: la conflagrazione europea e l’intervento italiano furono frutto di un complotto soprannazionale massonico?
Infine evoca l’unico il tentativo tenacemente perseguito da Giovanni Giolitti di trattenere l’Italia dal ricorso alle armi (specialmente contro la Germania nei cui riguardi non aveva alcun contenzioso) e coronare il Risorgimento in via diplomatica.
Per le elevate perdite umane subite e le profonde trasformazioni registratevi la “Granda” e il Piemonte hanno motivo di riflettere sull’Italia nella Grande Guerra. Anche se non è magistra vitae, la conoscenza del passato impone responsabilità nelle decisioni odierne. Gli errori (insegnano le scelte del 1914-1915 e quelle del 1939-1940) si pagano per decenni, a volte per secoli, come appunto ripeté Giolitti. Invano.
Aldo A. Mola
CENTRO GIOVANNI GIOLITTI –XVI SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE
Nel Centenario della Prima Guerra Mondiale il Centro Europeo Giovanni Giolitti per lo Studio dello Stato,organizza il Convegno internazionale di studi su
L’ITALIA NELLA GRANDE GUERRA
1914-1915 L’ANNO DELLE SCELTE
diretto da Aldo A. Mola, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, di concerto con la Provincia di Cuneo, la Provincia di Alessandria, l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, con l’adesione di Fondazione Camillo Cavour (Torino – Santena), Fondazione Luigi Einaudi (Roma), Associazione di Studi sul Saluzzese, Associazione ex Allievi della Nunziatella (Napoli), del Centro Studi Piemontesi, Istituto per la Storia del Risorgimento (Comitato di Cuneo), Centro Studi “Urbano Rattazzi” (Alessandria)
Programma
venerdì 14 novembre 2014 h. 9,00
Cuneo, Palazzo della Provincia, Sala Giolitti
Col. Antonino Zarcone – Aldo A. Mola
Presentazione della Mostra
LA GRANDE GUERRA / THE GREAT WAR
18 pannelli, con catalogo, prodotti dall’ Esercito Italiano, V Reparto, Ufficio Storico SME
Presiede Giuseppe Catenacci, Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella
Introducono
Gen. D. Giuseppenicola Tota, Capo V Reparto AA GG Stato Maggiore Esercito
Sig.ra Gianna Gancia, p. Presidente della Provincia di Cuneo
Saluti delle Autorità
- Tito Lucrezio RIZZO, I poteri istituzionali
- Federico LUCARINI, I Governi Salandra
- Jean-Yves FRETIGNE’, L’Italia veduta dalla Francia
- Fernando GARCIA SANZ, L’Italia veduta dalla Spagna
- Col. Antonino ZARCONE, La preparazione militare italiana dal Ministro Domenico Grandi a Vittorio Zupelli
- Luigi PRUNETI, La Massoneria italiana nella Grande Guerra
h. 12,45 Aldo A. Mola, conclusioni della sessione
sabato 15 novembre 2014 h. 9,00
Cavour (Torino), Centro Giolitti, Abbazia di Santa Maria
Presiede Giovanna GIOLITTI, presidente Sede di Cavour del Centro Giolitti
- Giovanni RABBIA, La guerra negli scrittori italiani
- Giorgio SANGIORGI, La guerra nella cinematografia
- Giovanni GUANTI, Canti popolari di guerra
- André COMBES, La Massoneria francese nella Grande Guerra: complotto internazionale o patriottismo?
- Aldo G. RICCI, Fuori e dentro il parlamento: le forze politiche (radicali, repubblicani, socialisti)
- Aldo A. MOLA, Giolitti: come fermare la guerra?
h. 13,00 consegna degli attestati di partecipazione
ESPOSIZIONE DI OPERE DELL’UFFICIO STORICO SME
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Segreteria: Centro Giovanni Giolitti, via XXV aprile 25, 12025 DRONERO CN
cell. 348 / 18 69 452 – info@giovannigiolitti.it
I laureati e docenti interessati a rimborsi spese per la partecipazione inviino richiesta e
curricula al Centro (anche via e-mail) entro le h.12,00 del 28 settembre 2014.