STANISLAO CANNIZZARO
Un grande scienziato
ad Alessandria a metà ‘800
e… dopo 150 anni la ricerca chimica continua
15 marzo 2014 – ore 9.30
Aula magna dell’Istituto L. Da Vinci
(Via Trotti 19, Alessandria)
STANISLAO CANNIZZARO
Molti cittadini non conoscono questo grande scienziato e politico dell’ ‘800, il quale per alcuni anni svolse la propria attività presso il Convitto Nazionale di Alessandria, primo nucleo dell’Istituto Tecnico “Leonardo da Vinci”. Ecco i tratti salienti della sua vita:
- Nasce a Palermo nel 1826 da famiglia dell’alta borghesia
- Nel 1841 si iscrive a Medicina, ma presto si interessa alla Chimica e si fa notare e il Prof. Piria lo assume come “preparatore” all’Università di Pisa
- Nel 1848 partecipa in Sicilia alla rivolta contro i Borbone, viene condannato a morte e si rifugia a Parigi dove frequenta chimici come Cloez, Fremy e Regnault.
- Negli anni 1851 – 1855, grazie alla richiesta del Sindaco e degli amministratori del Comune, ottiene la cattedra di Chimica e Fisica presso il Collegio Nazionale di Alessandria. Qui, nel laboratorio messo a sua disposizione, realizza la famosissima reazione di Cannizzaro (dismutazione delle aldeidi aromatiche negli acidi e negli alcoli corrispondenti). Inoltre getta le basi per la determinazione dei pesi atomici (regola di Cannizzaro).
- Nell’ottobre del 1851 partecipa da protagonista al Congresso della Società d’Istruzione e d’Educazione svoltosi ad Alessandria, dove parla a favore dell’insegnamento tecnico “tanto efficace per render la più gran parte dei cittadini utili a loro medesimi e allo Stato”
- Nel 1855 il Ministro P.I. Giovanni Lanza gli assegna la Cattedra di Chimica presso l’Università di Genova dove, nel 1858, pubblica il famoso Sunto di un corso di filosofia chimica. In questa opera viene formulata per la prima volta una precisa teoria atomica basata sul principio di Avogadro ; contiene la regola di Cannizzaro ; si esprime correttamente il concetto di molecola e di costituzione dei corpi
- Nel 1860 partecipa al Congresso di Karlsruhe, dove sono presenti i più noti chimici europei (tra cui Mendeleev). In tale sede legge un compendio del suo “Sunto” e ne lascia una copia a tutti i congressisti
- Nel 1865 diviene socio dell’Accademia Nazionale delle Scienze
- Nel frattempo gli viene assegnata la cattedra di chimica a Pisa, poi a Napoli ed infine a Palermo (dove è Rettore dal 1866 al 1868 e studia i composti aromatici e le ammine)
- Nel 1870 è tra i fondatori della prestigiosa rivista scientifica Gazzetta Chimica Italiana
- Nel 1871 ottiene la cattedra di chimica all’Università di Roma e viene nominato Senatore del Regno d’Italia (diventa anche vicepresidente del Senato)
- Nel 1891 riceve la Medaglia Copley per i suoi lavori scientifici
- Muore a Roma il 10 maggio 1910.
PROGRAMMA
Introduzione al convegno dell’Avv. Fabrizio Grossi
Presidente del Circolo Culturale “Urbano Rattazzi”
della Prof.ssa Luigina Fernanda Paola Cerrina
Dirigente Scolastico Istituto L. Da Vinci
e del Rag. Peo Luparia
Presidente Associazione Amici del Vinci
Saluto delle autorità
Prof.ssa Claudia Guerci. Docente di Scienze e Chimica, Istituto Da Vinci
Presentazione di alcune attrezzature di laboratorio utilizzate da Cannizzaro
Dr. Roberto Livraghi. Storico
Alessandria 1850-60: cultura politica, fermenti sociali e progetti educativi nel “decennio di preparazione”
Prof. Giovanni Sacco. Chimico
La scienza chimica prima di Cannizzaro.
Biografia del chimico e dell’uomo politico
Prof. Ilario Polati. Chimico
Le innovazioni introdotte da Cannizzaro e la loro influenza sulla scienza chimica successiva
Prof. Lorenzo Tei. Docente di Chimica. Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica, Università A. Avogadro
150 anni dopo… La ricerca chimica ad Alessandria