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Marengo Museum, Alessandria. “Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell’arcobaleno”
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Si è parlato di donne dalla vita difficile domenica 30 marzo presso l’Auditorium del Marengo Museum di Spinetta Marengo.
Donne albanesi (Burnesha) che per sopravvivere e far sopravvivere la loro famiglia senza maschi giurano formalmente diassumere il ruolo sociale degli uomini. Hanno fatto voto di castità, e dopo aver fatto giuramento pubblico ottengono il permesso di vivere come uomini. Di vestirsi con abiti maschili e portare una pistola, fumare e bere alcol, fare lavori maschili e diventare il capofamiglia, tutte cose vietate alla donna nella tradizione. L’origine di questo fenomeno risale al XV secolo, come reazione alle regole imposte dal Kanun e applicato soprattutto nel nord dell’Albania, che prevedevano unafamiglia patrilineare cioè la trasmissione della ricchezza e dell’autorità che segue la linea maschile. Leoreta Ndoci, nota scrittrice albanese spiegherà al pubblico ciò che ha raccontato nel suo libro, che presto sarà un film, e cioè la narrazione della vita, della società e dei problemi laceranti di una donna costretta a diventare Burnesha.
Dall’Albania al Piemonte il filo rosso che lega la condizione femminile che si esaminerà nel corso del convegno si chiama Bacialè ovvero sensale di matrimoni. Una figura professionale/sociale che nasceva dalla necessità di molte donne di ricercare una vita meno grama. “Il bacialè”, è un bel romanzo di Franco Testore, noto medico astigiano, pubblicato con lo pseudonimo di Fermo Tralevigne, già vincitore nel 2012 del Premio Letterario Cesare Pavese.
Testore ha raccontato che quelle nel libro «sono tutte storie sentite personalmente negli anni ’50 e ’60 durante il periodo di forte immigrazione in Langa di ragazze meridionali arrivate, grazie alla mediazione del “bacialè”, ad un matrimonio ed a un marito.
Introduzione all’incontro con gli autori a cura dell’Avv. Fabrizio Grossi Presidente del Circolo Culturale “Urbano Rattazzi” di Alessandria e del Sig. Muslia Tome Presidente Associazione Culturale Mergimtari, al quale sono seguite la presentazione del libro Burnesha di Leoreta Ndoci e la presentazione del libro Il Baciale’ del Dr. Franco Testore Medico e Scrittore.
Al termine un piccolo rinfresco in compagnia degli autori con degustazione di prodotti del Monferrato.
“L’Italia alla vigilia della Grande Guerra”, Cittadella di Alessandria
Grande successo per la giornata di studi “L’Italia alla vigilia della Grande Guerra (1914-1915) Istituzioni politiche e Forze Armate” organizzata nella splendida cornice della Cittadella di Alessandria dal Centro Studi Urbano Rattazzi in collaborazione con la Delegazione Fai locale, il Centro Europeo Giovanni Giolitti (Dronero-Cavour), l’Istituti Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli), la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, l’Associazione ex Allievi della Nunziatella, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Centenario della Prima Guerra Mondiale 2014-2018”, con l’egida delle Province di Alessandria e di Cuneo.
Stanislao Cannizzaro un grande scienziato ad Alessandria a metà ‘800
Si è svolto all’istituto Vinci il convegno «Stanislao Cannizzaro, un grande scienziato ad Alessandria a metà ‘800». Cannizzaro, a cui si devono ricerche e studi determinanti in campo chimico, aveva svolto la propria attività per alcuni anni nel Convitto nazionale di Alessandria, primo nucleo dell’istituto tecnico Leonardo da Vinci. Ottenne riconoscimenti internazionali e assegnazione di cattedre universitarie prestigiose. Di lui, nel convegno, organizzato dall’istituto, dagli Amici del Vinci e dal Centro studi e ricerche Urbano Rattazzi, hanno parlato Fabrizio Grossi, Luigina Cerrina, Peo Luparia, Claudia Guerci, Roberto Livraghi, Giovanni Sacco, Ilario Polati, Lorenzo Tei. Esposti anche alcuni strumenti utilizzati nell’Ottocento per la ricerca.
(Foto Albino Neri)